|3| All'illustrissimo Signore, il Sig. Cammilo Baglioni, mio signore
Dedico a V. S. Illustrissima il presente Libro di due lingue, ma d'un sol coure a cui per mostrare al mondo l'affetto e reverenza ch'io porto alle sue molte e rare qualità, cento, non che due lingue non basterebbono. Et in vero a chi poteva io sì honorevolmente consacrare quest'opera guida e maestra della Castigliana e Toscana favella, com'a VS. Illustrissima che trà i giovanetti dell'età sua è l'esempio d'ogni virtù e la norma d'ogni creanza? Come quegli appunto che è vero |4| e generoso germoglio della pianta del paterno valore. Gradisca dunque dalla mia povera mano sì leggiera offerta ch'io son sicuro che dalla sua riceverà infiniti caratti d'inestimabil valuta e Dio guardi la persona di V. S. Illustrissima com'io desidero.
Di Venezia il dì 8 di Maggio 1624.
Di V. S. Illustrissima
Devotissimo servitore
Lorenzo Franciosini